A TORINO SI BEVE! (E SI MANGIA…)

Una nuova giornata a Torino (che vanta la maggior concentrazione di Locali Storici d’Italia) non può che iniziare nelle sontuose caffetterie settecentesche e ottocentesche sotto i portici del centro. Verso le 11 però la fame si fa sentire: la mattinata prosegue con uno spuntino, ad esempio un tramezzino, geniale invenzione dell’elegantissimo Bar Mulassano.

Visitata una mostra o un castello, ecco che la fame ritorna: meglio fermarsi per un pit-stop a pranzo. Dura la scelta, tra ristoranti etnici o leggeri brunch bio o vegan, ubicati nelle grandi e vivaci piazze cittadine.

Verso le 17 però è sicuramente tempo di una cioccolata- importata in città dal suo Duca a metà 500, quando i Savoia ottennero l’esclusiva imperiale del commercio di questa dolce scoperta proveniente dalle Indie. Decine le cioccolaterie che hanno insegnato a Svizzeri e Belgi come cavarsela col cibo degli Dèi: Gobino, Peyrano, Pfatisch, Paissa, Stratta, Ghigo per citarne solo alcune.

Ma la giornata si sta concludendo e c’è bisogno di rilassarsi: un aperitivo è quel che ci vuole. Sì, l’aperitivo, creazione tutta torinese di fine settecento, quando veniva ancora chiamato ‘merenda a sinoira’ e, nel 1786, venne ideato il Vermouth, base di tutti i cocktail. Il secolo successivo qui nacque la Martini: ho bisogno di aggiungere altro? Possiamo scegliere il locale che ci piace di più girovagando per tre interi quartieri: il Quadrilatero, San Salvario, o Borgo Po. Ma se non resistiamo al richiamo del lusso déco, perchè non infilarci in un Grand Hotel?

È ora di cena! Vastissima scelta: un ristorante stellato o un’enoteca con gustosissima cucina locale? Un locale etnico o la vera pizza napoletana con lievito madre d’inizio Novecento? Cucina langarola o mediterranea? Ma non riempiamoci troppo: inizia la notte. Come più rockstar hanno affermato, le tappe torinesi dei loro tour si concludono sempre nell’atmosfera più viva e festaiola d’Italia. Interi quartieri sono dedicati al divertimento notturno: club, disco, pub, dj set sia nel cuore caldo delle vie perfettamente squadrate come in un’immensa scacchiera, sia lungo il fiume tra i Murazzi e il Parco del Valentino, in totale libertà e sicurezza fino all’alba.