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I CASTELLI

Siti UNESCO

I CASTELLI

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 Siti UNESCO e imparagonabili per quantità e ricchezza, i castelli di Torino impressionano non solo il turista, ma le stesse guide che li raccontano cento, mille volte. Chi non prova un tuffo al cuore entrando nella Galleria Grande di Juvara, dove ogni anno si svolge il nazionale ballo delle debuttanti, probabilmente non ha avuto una bella infanzia. 

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  • Included
    I CASTELLI
    Guida
  • Not Included
    Cena
    Pranzo
    Colazione
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Venaria Reale
Venaria Reale: basti dire che la scuderia per i cavalli è a forma di cattedrale ed è alta 25 metri - immaginate il resto. Il più grande cantiere di restauro d’Europa, curato da Gae Aulenti e arricchito da una reinterpretazione moderna dei suoi giardini a perdita d’occhio verso le Alpi, è un must visitato nei week end ‘caldi’ anche da 25.000 turisti. Dedicata alla Dea Diana, la Reggia è un’immensa struttura senza pari con canali, fontane, orti, roseti, boschi e soprattutto le opere delle migliori maestranze fiamminghe e ticinesi del Seicento e del Settecento. Nella magnifica Torre del Belvedere, un ristorante stellato ci rifocillerà in caso di appetiti improvvisi. E nei giganteschio spazi ricca è la tradizione di esposizioni: Leonardo, Botticelli, i Tolomei, e nell’antica orangerie campeggia l’ultimo bucintoro veneziano sopravvissuto al mondo: la Peota Reale di Carlo Emanuele III.
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La Mandria
All’interno del nostro maggior parco regionale, circondato dal Cinquecento da 35 km di mura, si aprono rotte ci caccia popolate oggi da specie protette perciò visibili, come cervi, daini, migliaia di leprotti, scoiattoli, volpi, poiane. In mezzo ai boschi, percorribili in bici, a cavallo o su un trenino, ci sono i castelletti dove Vittorio Emanuele II si rifugiava lontano dalla vita politica con la sua amata Rosina: un matrimonio scandaloso, dettato dal puro amore di un re umano per una popolana che gli ha dato due figli e una vita di fedeltà. Anche Brusce Springsteen ci ha dormito, al castello della Mandria. Vogliamo essere da meno?
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Stupinigi
Un colossale cervo di bronzo sovrasta una cupola verde di rame ossidato nel capolavoro del gioielliere degli architetti: Filippo Juvara, rubato ai Savoia dai cugini di questi, i Re di Spagna, per farsi costruire il palazzo Reale di Madrid. A Stupinigi, favolosa palazzina di caccia rimasta intatta dagli sconquassi napoleonici perchè donata alla sorella dell’imperatore, Paolina, troveremo arredi barocchi e rococò che per estro e fantasia combattono solo coi castelli di Re Ludwig di Baviera.
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Palazzo Reale
Nel centro geografico della città si solleva, mangiucchiando l’abside del Duomo, la sede di rappresentanza dei Duchi di Savoia. Gli arredi, tutti alessandro mello - itinerari originali, sono un emblema di ricchezza e fantasia, tra lampadari in cristallo di rocca, arazzi belgi e francesi, stucchi dorati, lacche cinesi ed affreschi. La più grande armeria d’Europa vanta corazze complete e spade e rivoltelle di re e imperatori, una sala da ballo in cui solo Cenerentola e il suo Principe potrebbe metter piede... ma noi la seguiremo per un’ora di puro sogno ad occhi aperti.
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Racconigi
A un’ora da Torino, un castello seicentesco circondato da un parco già vincitore del premio ‘Miglior Giardino d’Italia’, decine di nidi di grandi cicogne s’appoggiano sugli arredi architettonici della facciata di una sontuosa residenza di campagna, dagli arredi originali e dotata di dacie in stile russo e di una fattoria modello ottocentesca neogotica. Perdersi in quel bosco, tra la Grotta di Merlino e le cucine d’epoca, e ritrovarsi in un batter d’occhio a sorseggiare un martini in Piazza Vittorio è altamente consigliabile.
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Masino
Il magnifico castello è sede, nel grande giardino, dell’importante fiera di floricultura che attira migliaia di turisti da tutt’Italia, ma dentro custodisce la memoria di re medievali ed un arredo originale stupefacente per i colori e l’estro artistico così vivo anche in una proprietà di provincia. Dalla sua terrazza sotto la Torre dei Venti il panorama è impareggiabile e si estende su tutta la collina torinese. Se strizzi gli occhi vedi la Basilica di Superga e la Mole Antonelliana, al di là dei laghi del Canavese.