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SPIRITUALITÀ

Torino e il Vaticano

SPIRITUALITÀ

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 Torino e il Vaticano non sono mai andati d’accordo: il Papa scomunicò il Re ma ricca era l’attività di preti che per strada salvavano migliaia di indigenti nella prima città industriale italiana donando dignità e speranza agli ultimi lontani da logiche di potere e di sopraffazione. 

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  • Included
    SPIRITUALITÀ
    Guida
  • Not Included
    Cena
    Pranzo
    Colazione
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Valdocco
Un intero quartiere che nel Settecento e nell’Ottocento era industriale e da allora accoglie gli immigrati da oghni parte del mondo accoglie i centri di assistenza celebri a New York come in Africa: la Basilica di Santa Maria Ausiliatrice, il Cottolengo, il cimiteo di San Pietro in Vincoli, sotto l’egida dei Santi Sociali Don Bosco, San Domenico Savio, il Beato Cafasso.
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La Consolata
La chiesa più cara ai torinesi, ricchissima di opere d’arte, in una stratificazione storica che parte dalla millenaria fondazione romana fino all’ottocentesca esigenza di fornire assistenza a migliaia di bambini costretti a fare gli operai e donne lavoratrici in opifici simili ad un inferno.
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Colle Don Bosco
A meno di un’ora da Piazza Vittorio si staglia il colle dove nacque il grande Santo e dove fu eretta l’immensa –e surreale- Basilica a lui dedicata. Qui, in un paesaggio paradisiaco, nacque l’esigenza di dare un tetto e un’istruzione a chi non poteva permettersela.
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Il Duomo
Cattedrale quattrocentesca corredata, nella cripta tardoromana, da uno stupefacente Museo Diocesano, custodisce la più importante reliquia della cristianità, la Sacra Sindone, sudario che avvolse il corpo di Gesù Cristo, che testimonia il martirio del Redentore con tutti i crismi del suo martirio, le stimmate, le flagellazioni. A pochi passi è il Museo della Sindone, che più ancora indugia sulle torture subite da Gesù in quel Venerdì di Passione. L’ultima grande chiesa costruita a Torino è la gigantesca Cattedrale del Sacro Volto e il nuovo seminario metropolitano progettati dell’archistar Mario Botta con un altissimo campanile ideato sulla base della struttura di una ciminiera della maggior fonderia cittadina. Impressionante esempio di arte sacra contemporanea, è indimenticabile nel contesto urbanistico del Parco Dora lungo le sponde del fiume Dora dove furono martirizzati nel IV Secolo i soldati cristiani della Legione Tebea.